Le chiamano “Gravazzati”

Le chiamano “Gravazzati”

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Dose ricetta per  25 pezzi

Per la pasta

700      g.         Farina di grano duro

150      g.         Pasta di riporto 3/4 ore di lievitazione

40        ml.       Olio di oliva Zaitun Mozzicato

50        g.         Zucchero

0,5       n.         Vaniglia baccelli

14        g.         Sale fino

8         g.         Lievito di birra

490    ml.       Acqua

Per il ripieno

600      g.         Ricotta

120      g.         Zucchero

0,5       g.         Cannella in polvere

1          g.         Buccia di limone

0,5       n.         Vaniglia baccelli

50        g.         Gocce di cioccolato  o uvetta passa

50        g.         Uova intere

Per la finitura

35        g.         Tuorlo d’uovo

50        g.         Zucchero di canna

100      g           Miele di Zagara

 Procedimento

Per la pasta. Impastare tutti gli ingredienti, tranne il sale che verrà aggiunto a metà lavorazione. Raccogliere la pasta bene amalgamata in un contenitore e pellicolare lasciandola riposare per 60 minuti a temperatura ambiente.

Per il ripieno. In una terrina mescolare la ricotta con lo zucchero, la cannella e la vaniglia. Quindi, passare al setaccio fine e aggiungere le uova e le gocce di cioccolato.

Stirare la pasta con un matterello allo spessore di 1/2 cm, ricavare delle strisce lunghe 15 cm e larghe 10 cm e lucidare con il tuorlo d’uovo. Adagiarvi una striscia di farcia di ricotta, con l’aiuto di un sac- à- poche e una bocchetta n° 8. Piegare la pasta su se stessa e con una rotella rigata tagliare la pasta in eccesso. Spennellare con uovo, spolverare con zucchero di canna e lasciare lievitare. Infornare a 190°C per 20 minuti, controllando che non secchino. Sfornare, spolverare con zucchero a velo e lasciare raffreddare.

Le Gravazzate nella foto sono state prima passate in una pastella e poi nel pangrattato.Fritte a 175°C in olio caldo e servite con miele caldo e buccia di agrumi grattugiata.

Curiosità. I gravazzati sono dei dolci tipici di Rosolini.

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